Aurora boreale o meglio aurora polare e in cielo si apre lo spettacolo grazie a questa meraviglia della natura sfuggente almeno alle nostre latitudini.
Ma che cosa è, in particolare, questa misteriosa luce, questo bagliore così affascinante?
Le aurore polari (dette boreali se si verificano nel nostro emisfero, quello Nord, e australi quando invece vanno in scena a sud dell’Equatore terrestre) sono fenomeni molto spettacolari visibili, però, di solito alle latitudini prossime ai due poli terrestri.
Va detto che possono essere osservate anche ad altre latitudini, anche se con una frequenza decisamente inferiore (in Italia, per esempio, la probabilità massima è di osservarne una all’anno). Nel corso degli anni, soprattutto con direzione Scandinavia, molti sono stati e sono i turisti partiti a caccia del fenomeno, soprattutto d’inverno magari inserendo nel tour una capatina nelle case di Babbo Natale in quel di Finlandia e Svezia, paesi dove le aurore sono legate ai miti e alle leggende degli antichi vichinghi.
L’aurora polare-boreale-australe è un fenomeno caratterizzato da un chiarore spesso brillantemente colorato di verde, rosso o blu e che può arrivare a coprire vaste porzioni di cielo.
Le aurore polari devono la propria origine all’incontro di particelle elettrificate provenienti dal Sole (il cosiddetto vento solare) che entrano in contatto con il campo magnetico terrestre e ne vengono da questo ulteriormente eccitate elettricamente, producendo questi spettacolari bagliori che, in qualche modo, ricordano il crepuscolo ovvero quel momento della giornata durante il quale il Sole non è ancora al di sopra dell’orizzonte ma la sua luce rischiara il cielo, soprattutto in direzione di alba e tramonto.
Questo riferimento al campo magnetico terrestre ci fa anche comprendere il motivo per il quale tali fenomeni siano più facilmente visibili alle latitudini prossime ai poli terrestri. Ciò avviene in quanto proprio nelle aree polari le linee di forza del campo magnetico sono perpendicolari alla superficie terrestre e quindi più facilmente le particelle del vento solare possono entrare in contatto con l’atmosfera del nostro pianeta.
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