Black Friday ovvero due termini o una locuzione di origine anglosassone, sinonimo di affari (presunti) o di business molto reali.
Black Friday, che quest’anno cade in data 26 novembre, ecco la storia, più o meno, vera, visto che l’origine esatta del fenomeno rimane incerta e, non a caso, ci sono infatti due teorie a contendersela:
- la prima farebbe riferimento alle annotazioni sui libri contabili dei commercianti che tradizionalmente passavano dal colore rosso (perdite) al colore nero (guadagni), per cui il Black Friday (meglio il black, nero) indicherebbe un giorno di grandi guadagni per le attività commerciali; e da quel giorno, complici gli incassi, prenderebbe il via il periodo dell’anno più proficuo per i rivenditori, perché i conti delle aziende commerciali passerebbero dal rosso al nero e quindi andrebbero in attivo;
- la teoria numero due accosterebbe il colore nero al traffico stradale (su asfalto, correttamente nero bitume ma anche del fumo di scarico delle autovetture) pesante e congestionato che si sviluppa, per l’occasione, in questo giorno interamente dedicato agli acquisti.
Ma, quale che sia la teoria corretta dal punto di vista cromatico, va ricordato che il nostro Black Friday è nato negli Stati Uniti e segue di un giorno un’altra data davvero importante nel calendario a stelle e strisce, ovvero il Ringraziamento, alias ThanksGiving Day, ricorrenza di origine cristiana, festeggiata in segno di gratitudine verso Dio per il raccolto e per quanto ricevuto durante l’anno trascorso e che cade nell’ultimo giovedì del mese di novembre (quest’anno cade il 25 novembre ndr).
Detto questo, la prima notizia anagrafica, certa, fa riferimento al venerdì 28 novembre 1924 e da allora la tradizione commercial-pagana si è diffusa a macchia d’olio in ogni angolo del globo, al punto che spesso vi sono acquirenti che trascorrono la notte fra il giovedì e il venerdì all’esterno dei negozi in attesa dell’apertura delle porte, visto che, appunto, le grandi catene sono solite offrire in questa occasione notevoli ed eccezionali promozioni al fine di incrementare le proprie vendite; e non sono mancati, in alcune occasioni, in episodi di violenza per la calca e la concorrenza da vincere per arrivare all’ultimo pezzo.
Black Friday ovvero fenomeno interessante e da studiare, visto che rappresenta un valido indicatore sia sulla predisposizione agli acquisti sia, indirettamente, sulla capacità di spesa dei consumatori statunitensi e non, tanto da essere attentamente osservato e atteso dagli analisti finanziari e dagli ambienti borsistici statunitensi e internazionali e che ha finito per dilatarsi nel tempo, declinandosi in altri appuntamenti più o meno colorati o anche affini, quali per esempio il Cyber Monday, ma questa è un’altra storia…