Cinema e Venezia, la Mostra al Lido, in programma fino a sabato 11 settembre, fa capolino anche fra le pagine del Giornale di Albignasego, grazie a Gaia Pulliero e al suo cortometraggio candidato alla 78° mostra internazionale d’arte cinematografica.
La notizia può rappresentare un interessante spunto per un articolo legato a uno fra i tanti grandi attori che hanno calcato il red carpet veneziano, ovvero Al Pacino che, nel 2014, si era presentato addirittura con due film Mangelhorn e The Humbling; in questa sede, però, trattiamo di S1m0ne, una pellicola che, seppur risalente al 2001, tocca argomenti di sempre stringente attualità: social network, fake news, realtà virtuale etc.
Ecco la trama/plot di S1m0ne, una simulazione 2.0 e un leet a Hollywood.
Simone (o S1m0ne nella versione leet, il linguaggio inglese misto parole/segni) è un film scritto, prodotto, diretto da Andrew Niccol e magistralmente interpretato dall’attore italo americano Al Pacino (al secolo Alfredo James Pacino).
L’ex “Padrino” interpreta Viktor Taransky, un regista con un grande futuro alle spalle e che, per rilanciarsi, si allea con un esperto informatico (tale Hank Aleno). Dalla sinergia fra i due personaggi nasce una bellissima simulazione, una splendida attrice virtuale (?) bionda, Simone (al secolo l’attrice canadese Rachel Roberts), che diventa la protagonista del nuovo film di Taransky. Il successo è planetario, S1m0ne diventa un idolo delle folle e, naturalmente, giornalisti, fotoreporter e fan vogliono vedere e incontrare la loro beniamina…
Il regista, mentre cerca di controllare un crescente sentimento di invidia nei confronti della sua protetta, deve trovare al contempo il modo di eludere questo crescendo di richieste. Giunto al colmo dell’esasperazione decide di “formattare” Simone ma, prima di passare agli estremi rimedi, cerca anche di screditare agli occhi dell’opinione pubblica la sua ex pupilla ma… niente da fare, neppure mettendo in boccca alla protagonista affermazioni politically incorrect, quali, per esempio, la confessione di aver consumato (e gustato a fondo) carni di delfino e balena. Allora decide di cancellare dal computer tutti i dati riguardanti la bella Simone (S1m0ne), mette anche i dischi di back-up in un baule e li getta in mare, per poi annunciare Urbi et Orbi che la bella attrice è purtroppo scomparsa a causa di un raro virus (informatico, ironia sottintesa ndr?).
Ma, come noto, la curiosità è a sua volta un virus pericoloso, così, anche sulla spinta dell’opinione pubblica, la polizia apre un’indagine. Scoperchia la bara e la trova vuota, mentre viene diffuso un video nel quale il registra lancia un baule in mare. In soldoni, Taransky torna bruscamente da una realtà virtuale a una decisamente più concreta, viene arrestato e condannato per omicidio volontario di S1m0ne.
Ma sua figlia, Lainey, sfruculiando nel computer del padre, ritrova i file di Simone – S1m0ne, la resetta e la fa comparire in Tv, scagionandolo. A questo punto si scivola verso il lieto fine (non virtuale). Con la complicità della figlia (e dell’ex moglie) Taransky produce altri film, facendo credere a tutti di essersi fidanzato con Simone - S1m0ne e di aver addirittura avuto con lei un figlio…
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