Cyberbullismo o (Cyber bullismo staccato) o ancora legato da un trattino alto (dash) quindi Cyber-bullismo: come combatterlo e il perché della giornata mondiale, 7 febbraio, che ne precede un’altra, Safer Internet Day, dedicata a sua volta all’uso positivo della Grande Rete e prevista per il giorno successivo, ovvero l’8 febbraio.
L’articolo comparso a pagina 11 de Il Giornale di Albignasego, edizione di dicembre 2021, dedicato all’informatica, ci fornisce lo spunto per conoscere meglio e farci riflettere su queste due giornate mondiali, meglio sarebbe dire e-Giornate Mondiali…
Andiamo quindi con ordine e partiamo dal Cyberbullismo, ovvero trasposizione in salsa informatica di un fenomeno (purtroppo) antico che dalle nuove tecnologie e device, tablet, smartphone, Internet e computer ha tratto nuova linfa, oltreché nuove vie per colpire i più deboli e fragili; c’erano una volta i bulli (con e senza le pupe) e il bullismo (tout court) e per ricordarlo sarà sufficiente richiamare i tanti episodi targati, per esempio, Libro Cuore by De Amicis con Franti and company, passando dal nonnismo con location collegi e caserme, toccando l’ambito sportivo con la tanto temuta rookie hunt (in pratica la caccia per catturare un nuovo giocatore approdato in squadra), per poi approdare all’universo scolastico, studentesco, universitario con le attenzioni dedicati (si fa per dire) alle matricole. Si tratta dunque di un fenomeno che si mette nel solco di allarmi e pericoli mai sopiti, oggi si sono camaleonticamente trasformati e adattati alle nuove realtà 2.0 e di qui tante iniziative a livello nazionale e internazionale per fare fronte all’allarme tra le quali, per l’appunto, il 7 febbraio, proclamato Giornata Nazionale contro Bullismo e Cyberbullismo.
Perché non bisogna dimenticare che:
- anche in questo ambito è meglio prevenire che curare;
- pure in un video all’apparenza innocente può celarsi una minaccia di discriminazione capace di far letteralmente esplodere il bubbone;
- le cronache quotidiane, purtroppo, ci riportano notizia di suicidi di giovani e giovanissimi alla cui fonte ci sono sempre stati di depressione e di alienazioni (cyber o meno);
- se Internet ha cambiato (e spesso in meglio) la nostra realtà quotidiana, diventando fonte di ansia quando mancano connessione oppure hot spot wi-fi, al punto di costituire un punto di riferimento come lo sono oramai luce elettrica, riscaldamento o acqua corrente, facendo addirittura diventare la nostra casa domotica, il rovescio della medaglia è sempre dietro l’angolo e bisogna vigilare.
Così spazio anche per il Safer Internet Day, Giornata mondiale dedicata all’uso positivo di Internet, istituita e promossa per far riflettere su certi dati, quali la quantità e la qualità delle ore passate in Rete dalle ragazze e dai ragazzi, che sono schizzati verso l’alto rispetto agli anni scorsi , complici anche i periodi passati a casa, lontano da scuola o da altre attività di socializzazione, durante la pandemia con la conseguenza, diretta o indiretta, di vedere gli episodi di cyberbullismo incrementare in maniera tanto preoccupante quanto esponenziale.
Il Safer Internet Day però segnala non solo note negative, visto che in questi mesi, attraverso la Rete e la condivisione dei contenuti, è cresciuto l’impegno sociale di studentesse e studenti nei confronti di temi rilevanti come i Cambiamenti Climatici o il Riscaldamento Globale: una buona percentuale dichiara infatti di aver usato i social network per sostenere queste cause. Perché lo scopo della giornata è ricordare, in definitiva, come l’educazione digitale sia l’unico efficace strumento a disposizione di studenti, insegnanti e genitori per prevenire e/o affrontare le situazioni più complesse quali i sopra citati bullismo e del cyberbullismo e, più in generale, di ogni forma di violenza.
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