Un progetto che vuole valorizzare le località alpine meno note e battute dal turismo di massa ma che non hanno nulla da invidiare ai luoghi più noti: questo è Futourist, il progetto finanziato da Interreg V-A Italia Austria 2014-2020 e realizzato dalla Camera di Commercio di Treviso-Belluno, in collaborazione con i partner transfrontalieri Comune di Asiago e Tiroler Umweltanwaltschaft, che vuole promuovere un tipo di turismo emozionale e tematico, che si accompagni con la cura e la conservazione dei tesori della natura e con l’educazione ambientale.
L’obiettivo del progetto Futourist è quello di incrementare il numero di arrivi nelle aree selezionate, forse meno note ma non meno adatte ad ospitre nuovi format turistici. Delle sette zone individuate, 3 sono in provincia di Belluno, 1 ad Asiago e 3 in Tirolo: qui saranno realizzati 40 itinerari con interesse naturale, culturale, paesaggistico ed enogastronomico.
Futourist dà ai turisti la possibilità di vivere nuove esperienze in un ambiente ancora incontaminato, immersi nella natura e nei paesaggi mozzafiato delle Alpi. Le potenzialità di questi scenari verranno sfruttate in maniera sostenibile, valorizzando gli spazi naturali.
E’ proprio la sostenibilità a diventare il punto focale di Futourist: le Alpi sono un luogo di attrazione d’eccellenza per il turismo straniero, ma è necessario sviluppare un’offerta alternativa per il turismo di massa collegato agli sport invernali. Secondo numerosi studi, poi, le esperienze vissute in ambienti incontaminati portano effetti benefici sulla salute fisica e mentale dei visitatori. Proprio per questo motivo, sono sempre di più i visitatori che desiderano di passare dell tempo in ambienti naturali, alla ricerca di un modo per compensare lo stress e la sedentarietà quotidiana.
Non meno importante è l’aspetto economico di Futourist. La sostenibilità turistica si basa su una coscienza collettiva del visitatore del tutto inedita ma, allo stesso tempo, deve crescere su basi di sostenibilità finanziaria solide: per questo motivo, le infrastrutture vengono mantenute intatte, rafforzando l’identità dell’area.