Testo e intervista a cura di Christian Casale
Il Maestro Milo e la sua arte per fare del bene: l’incontro con il Papa e la mostra per l’Ucraina.
È un anno ricco di impegni per Milo Lombardo, classe 1941, che ha incontrato il Santo Padre a cui ha donato una sua opera.
Ora, l’artista padernese ha inaugurato un tour per aiutare l’Ucraina con la collaborazione del maestro Ivan Turetskyy.
Dopo l’inaugurazione a Milano, la seconda tappa del tour in programma in villa Longoni a Desio dal 17 al 30 aprile.
“L’arte per me è la vita. È quello che mi porta avanti nel migliorare, nel crescere e nel trasmettere qualcosa di mio agli altri”.
Una missione che Milo Lombardo concretizza ogni giorno. E adesso l’artista, classe 1941, è pronto a inaugurare un tour per aiutare l’Ucraina. Per la prima volta sarà in tandem con il maestro Ivan Turetskyy per un tour denominato “Dal diario italiano”.
In realtà, Milo era stato scelto dall’ambasciata ucraina per rappresentare l’Italia a Kiev. Una mostra organizzata da tempo per il mese di giugno. Da ben prima rispetto al 24 febbraio, quando è scoppiato il conflitto. Così i due maestri, Milo e Ivan Turetskyy, hanno voluto trasformare la loro arte in accoglienza e solidarietà per il popolo ucraino.
Ci sarà una raccolta fondi da destinare al Miufi, l’associazione nazionale Italia-Ukraina che coinvolgerà chi vorrà acquistare un’opera. In chiusura è prevista anche una battuta d’asta finale dei quadri esposti. La mostra è stata inaugurata a Milano alla Fabbrica del Vapore, ma per la seconda tappa si sposterà tra Monza e la Brianza.
Le opere di Turetskyy arriveranno a Desio assieme a quelle del maestro Milo della collezione ’Pianeta Blu‘. Saranno ospitate in Villa Longoni dal 17 al 30 aprile 2022.
“Vogliamo non solo destinare i fondi raccolti per gli aiuti di materiali di prima necessità al popolo ucraino”, spiega il maestro Milo. “Ma anche creare un’accoglienza che possa dare una sorta di normalità alle famiglie, persone, donne e soprattutto bambini che saranno ospitati nei nostri territori”.
Questo spirito di iniziativa gli ha dato sicuramente una carica l’incontro che Milo ha avuto con il Santo Padre. Il 2022 per l’artista padernese si è aperto con un’udienza in Vaticano. Il maestro ha donato uno dei suoi quadri che è custodito nei musei vaticani. Un dipinto che già nelle dimensioni esprime la grandiosità del messaggio che l’artista vuole trasmettere: ben due metri e mezzo di lunghezza per un metro e mezzo di altezza. Sulla tela è raffigurato l’abbraccio tra Papa Bergoglio e Ratzinger.
“È piaciuta molto. Papa Francesco guardandola si è emozionato perché ha ricordato la sua storia che rappresenta l’abbraccio tra due papi, unico nella storia”, rivela Milo.
L’idea di riprodurlo è venuta in quell’8 dicembre del 2015, quando Lombardo ha visto la scena in occasione dell’apertura della Porta Santa.
“È stata un’opera lunga e sofferta che mi ha emozionato molto”, dice Milo. Pennellata dopo pennellata nel laboratorio di Cassina Amata ha preso forma il dipinto.
“Ho pensato a dimensioni così grandi per la forza di questo gesto che dà ricchezza e grandiosità. Ho aggiunto le guardie svizzere perché non è uomo solo”.
In totale ci sono voluti un paio di mesi per completare il dipinto prendendo anche dei momenti di pausa “per maturare l’aspetto interiore”, come spiega l’artista.
A gennaio l’ha consegnato nelle mani del Santo Padre con cui ha avuto un breve colloquio:
“Ha una forza magnetica per pochi secondi non riuscivo a dire niente”, rivela il Maestro.
“In televisione sembra freddo, ma dal vivo è invece un uomo che mette le persone a proprio agio e le rilassa. Mi ha trasmesso una grande voglia di creare e sicuramente vedremo questo incontro in qualche tela”.
Milo ha anche presentato le opere che ha realizzato per la chiesa collaborando con gli arcivescovi di Milano da Martini a Delpini passando per Tettamanzi. Una testimonianza che Paderno conosce bene infatti con la sua arte ha impreziosito la parrocchia di Calderara con dipinti, vetrate e sculture. L’insegnamento che custodirà per sempre dopo questo incontro?
“Dobbiamo essere più fratelli nel mondo, me l’ha fatto capire il Papa”. Ed ecco il tour per aiutare concretamente l’Ucraina.
Di Christian Casale
Tratto da Il Giornale di Paderno Dugnano, edizione di aprile 2022