Notti bianche un fenomeno astronomico, un mito, ma soprattutto un’atmosfera che, dal nord Europa, dalle terre dei Vichinghi ha finito per contagiare latitudini più vicine all’equatore dove in estate la notte, seppur più corta e sempre a fior di crepuscolo, cala anche se per poche ore. Vediamole insieme per conoscerle meglio.
Notti bianche il fenomeno astronomico: la luce diurna sulla Terra è visibile ben dopo il tramonto, in tutte le aree geografiche e ciò dipende dalla rifrazione dei raggi solari nell’atmosfera; ciò fa sì che la luce del sole filtri gradualmente finché il sole stesso non si trova a 18 gradi sotto l’orizzonte. Tecnicamente si chiama crepuscolo il fenomeno che presentiamo nella tabella seguente:
- Sole tramontato completamente sotto orizzonte (quindi a 0 gradi) fino a – 6 gradi = crepuscolo civile
- Sole da – 6 a – 12 gradi = crepuscolo nautico
- Sole da – 12 a – 18 gradi = crepuscolo astronomico
- Sole oltre – 18 gradi = notte astronomica
Durante il crepuscolo civile si nota poca differenza rispetto al giorno; per esempio, si può leggere un giornale all’aperto senza l’aiuto di luci artificiali; nel corso di quello nautico, invece, sono visibili sia l’orizzonte (dalla parte in cui è tramontato il sole) sia le stelle più luminose (si dice nautico perché in questo lasso di tempo è possibile orientarsi con le stelle quando si naviga); arrivato quello astronomico, la maggior parte delle stelle e degli oggetti celesti è visibile, anche se non tutti, causa raggi di sole che ancora filtrano attraverso l’atmosfera, mentre all’orizzonte aleggia un pallido chiarore.
A cavallo del solstizio d’estate, andando verso nord, il crepuscolo astronomico si riduce fino a sparire, in certe località, da fine aprile per riapparire verso fine agosto: durante questi quattro mesi (scarsi) si può osservare la notte bianca. Il fenomeno è più marcato, ovviamente maggiormente ci si avvicina al Polo Nord, per scemare mano a mano che si scende verso sud. Le notti bianche comunque si possono osservare molto più a sud, in teoria fino intorno al 54esimo parallelo, che grosso modo delimita la costa settentrionale della Polonia.
Famose sono le notti bianche nelle capitali nordiche oppure in città molto conosciute, per esempio quelle di San Pietroburgo (un tempo Pietrogrado o Leningrado), situato intorno al 60esimo parallelo (nord).
Il chiarore delle notti bianche è dovuto al fatto che a nord di una certa latitudine, in estate (estate boreale ndr), il Sole non tramonta mai, causa inclinazione asse terrestre, chiamasi Sole di Mezzanotte… Ma non solo: le notti bianche, oltre a richiamare alla mente opere di letteratura e cinematografiche, sono diventate, nel corso degli anni, il leit motiv o ancora meglio il titolo di manifestazioni, sinonimo di feste d’estate all’aperto, magari anche in località ben lontane dal circolo polare, italiche comprese: fare un’indagine sul Web per avere conferma…