Obiettivo 2030: abbattere del 40% l’anidride carbonica, comunità energetiche, mezzi elettrici e casette dell’acqua.
Il Comune ha approvato il Piano d’azione per l’energia sostenibile che punta alla riduzione del 40% di emissioni di anidride carbonica entro il 2030: ora la parola d’ordine è coinvolgimento dei cittadini per passare dalla teoria alla buona pratica.
Scuole con pannelli fotovoltaici sui tetti, casette dell’acqua, auto e mezzi pubblici elettrici. Ma anche la nascita delle comunità energetiche. Sono queste le novità inserite nel Paesc, il Piano d’azione per l’energia sostenibile che punta alla riduzione del 40% di emissioni di anidride carbonica da parte del Comune entro il 2030. Per farlo ha adottato questo piano assieme ad altri 11mila comuni.
“Ci siamo chiesti come Amministrazione che cosa possiamo fare contro il cambiamento climatico. Dobbiamo essere quelli che agiscono localmente cercando con il nostro vivere quotidiano di modificare le emissioni di anidride carbonica”, ha sottolineato Giorgio Rossetti durante la presentazione pubblica.
La più grande novità riguarda la possibilità di costituire comunità energetiche. Che cosa significa? Il Comune potrà produrre energia rinnovabile per i suoi edifici tramite pannelli solari, quella in sovrabbondanza potrà essere destinata al fabbisogno energetico di altri edifici privati. Ora la parola d’ordine è coinvolgere cittadini, privati e scuole a partire dai piani per il diritto allo studio. Per eliminare 79mila tonnellate di anidride carbonica entro il 2030 ci sono 14 azioni da fare. Si parte dalla riqualificazione energetica degli immobili comunali già avviata, si passa all’efficienza energetica da inserire nei regolamenti edilizi per adeguarli alle nuove normative in materia di contenimento energetico. C’è anche la riqualificazione degli impianti dell’illuminazione pubblica che scadrà a fine giugno, così come l’ampliamento dei percorsi ciclabili. Ognuno di noi a partire dal Comune potrà prevedere l’efficientamento dei veicoli a favore della mobilità elettrica.
Tra gli interventi c’è il decongestionamento del traffico veicolare, la produzione di energia elettrica tramite fotovoltaico, ma anche l’ampliamento delle aree dedicate al verde urbano con l’aumento della piantumazione di alberi.
“In questi primi 3 anni abbiamo piantato 2.500 alberi al parco Lago Nord a cui seguiranno altre piante”, ha aggiunto Rossetti. La sfida per tutti starà anche nella riduzione dei rifiuti in particolare la plastica e in questo senso daranno un contributo alla causa l’implementazione delle casette dell’acqua. A Paderno siamo 20mila famiglie. Significa che consumiamo circa 7 milioni di bottiglie di plastica in un anno. A cui si aggiungono i costi di smaltimento e di trasporto”, ha detto Rossetti.
Per raggiungere l’abbattimento del 40% di anidride carbonica (il 18% è stato raggiunto nel 2020) è prevista anche la riqualificazione delle strutture pubbliche, la sostituzione dei lampioni della pubblica illuminazione in modo da garantire la regolazione del flusso luminoso e la riforestazione urbana.
Tratto da Il Giornale di Paderno Dugnano edizione di giugno 2022