Oroscopi, astronomia e astrologia sono legati da un rapporto millenario divenuto, negli ultimi secoli, estremamente burrascoso.
Oroscopi l’inizio della storia fra le stelle. Le due discipline, astronomia e astrologia, nacquero insieme: nell’antichità era difficile distinguere l’astronomo dall’astrologo – oltreché dal filosofo e dal sacerdote; lo studioso del firmamento, oltre a osservare il moto dei corpi celesti, traeva da questi auspici e risposte su quanto accadeva sulla Terra.
Particolare interesse suscitavano le eclissi, di Sole e di Luna, che spesso portavano con sé foschi presagi. Gli astronomi reali Hi ed Ho, nel II millennio a.C., persero la testa – furono infatti letteralmente decapitati – per non aver saputo prevedere l’occultazione del Sole da parte della Luna. L’eclisse di Sole aveva infatti un significato ben preciso, nella terra dei Mandarini, ovvero che gli dei non approvavano l’opera dell’imperatore. Questi poteva “rientrare sulla retta via, con speciali riti propiziatori da compiere durante i minuti in cui la luce solare veniva inghiottita dal disco lunare“. La svista dei due astronomi fu dunque molto grave e costò loro la vita.
Oroscopi ed Egitto: gli stessi antichi egiziani ritenevano che il loro paese non fosse altro che una rappresentazione terrena del cielo che osservavano notte dopo notte. Taluni ritengono addirittura che le piramidi di Giza fossero state costruite per riprodurre le tre stelle della cintura di Orione, la massima divinità dell’Olimpo egiziano.
Oroscopi fino all’era del telescopio: l’astrologia, nel corso dei secoli, ebbe dignità di scienza fino ai tempi di Galileo Galilei. Lo stesso astronomo tedesco Keplero, che rivoluzionò la storia della scienza grazie alle sue tre celebri leggi, svolgeva, parallelamente alla sua professione di astronomo, il lavoro di astrologo.
Poi presero due strade completamente differenti…