Il numero di ottobre de Il Giornale di Macerata, a pagina 3, celebra il centenario del locale sferisterio accompagnato dalla presenza di ben 22.000 spettatori.
Se il nome di questo impianto a Macerata e dintorni evoca uno sport del tempo che fu, ovvero Il gioco del Pallone col Bracciale, più a settentrione, in particolare in Piemonte e Liguria ricorda una disciplina cugina alias la Palla a Pugno: si tratta di due attività sportive legate a filo doppio, tanto è vero che il recente revival del pallone col bracciale ha portato alla fondazione di un Comitato Interregionale affiliato alla F.I.P.A.P. ossia Federazione Italiana Pallapugno.
Vediamo, insieme, allora i fondamenti (e i fondamentali) di quest’ultima disciplina che, dal 2001, si chiama ufficialmente Palla a Pugno, ma per i tifosi e gli appassionati meno giovani rimane sempre il Balon (in dialetto piemontese) o Pallone Elastico: sembrava uno sport antico e destinato all’oblio, confinato fra gli sferisteri (questo, come detto sopra, il nome del campo da gioco) di Langhe, Monferrato e Ponente ligure e invece all’orizzonte, per la Palla a pugno, si era parlato addirittura di una possibile partecipazione alle Olimpiadi estive.
È giocato fra due squadre da due squadre di quattro giocatori (dette quadrette) con un battitore, una spalla, due terzini che colpiscono la palla di due etti con il pugno fasciato di gomma. Questo sport dove i punti si contano come nel tennis (quindici, trenta, quaranta, gioco) e che si dipana in 11 giochi, ha ricevuto un notevole impulso dalle nuove tecnologie. Spesso le partite del campionato vengono infatti trasmesse on streaming sul Web e vi assistono live migliaia di spettatori.
E poi c’è il già citato sogno olimpico…
L’internazionalizzazione del Balon passa attraverso l’accostamento/gemellaggio con discipline sportive affini, quali alcuni tipi Pelota spagnola, il Kaatsen olandese, il Fives dei collegi inglesi fino al più noto Frontball molto diffuso e praticato a New York e dintorni; e proprio un mix con quest’ultimo, che darebbe vita al Fronton on the Wall potrebbe essere il primo passo verso i cinque cerchi.
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