Risparmio energetico ed economico in 12 punti

Risparmiare energia si può: si tratta di un comportamento virtuoso che, a prescindere dalle situazioni contingenti, andrebbe sempre tenuto ma che, a maggior ragione, in periodi come il presente, diventa di stringente attualità.

Risparmiare energia non solo per salvaguardare ambiente e pianeta ma anche per evitare costosi prelievi dal nostro portafoglio (leggi bollette alle stelle e in questo caso astronomia e astrologia c’entrano ben poco).

Naturalmente siti, blog, pagine web, canali social si sbizzarriscono in questo periodo nel fornire consigli e suggerimenti (vedi la recente vicenda della pasta da far cuocere a gas spento dopo la bollitura dell’acqua già salata che ha monopolizzato il dibattito sul Web e non docet).

Nel mare magnum della grande Rete, ecco comparire questo decalogo (+ 2), o dozzina risparmiosa se preferite, che andiamo a proporvi:

  • spegnere la luce quando non siete nella stanza: sembra banale ma può essere d’aiuto senza contare le luci esterne spesso accese a giorno quando basterebbe una percentuale di illuminazione decisamente inferiore;
  • scegliere lampadine a LED (light-emitting diode alias diodo ad emissione luminosa ovvero ancora componente che emette luce monocromatica al passaggio di corrente elettrica); ma, al di là delle sigle e degli acronimi, secondo studi in materia tali lampadine dovrebbero far risparmiare fino al 90% rispetto alle tradizionali a incandescenza; costano di più ma sembra che ne valga la pena…;
  • staccare la spina ai dispositivi non in funzione; come per il punto 1, si tratta di una raccomandazione che dovrebbe risultare intuitiva ma le luci rosse che di notte popolano le nostre case sembrano dimostrare che pleonastica non è…;
  • acquistare elettrodomestici di nuova generazione che, oltre a essere ecocompatibili, sono anche più performanti con annesso risparmio;
  • non sprecare acqua; per esempio tenere aperto il rubinetto mentre ci si lavano i denti o insaponano le mani non serve a nessuno (tantomeno alle falde e agli acquedotti…); ma gli esempi virtuosi potrebbero essere altri senza dimenticare che per scaldare l’acqua bisogna usare nella maggior parte dei casi il gas…;
  • ridurre l’acquisto di acqua in bottiglia per evitare i costi legati a trasporti, produzione e smaltimento della plastica etc;
  • riempire lavatrici e lavastoviglie sempre per evitare sprechi di acqua ed energia, senza dimenticarsi dell’asciugatrice (anch’essa da far funzionare a pieno carico);
  • oltre alla questione della bollitura della pasta di cui sopra, razionalizzare l’uso del forno (con cottura di più piatti in contemporanea) e incentivare l’utilizzo della buona vecchia pentola a pressione, capace di unire la forza del vapore a quello ovviamente della pressione (nomen omen come si dice in Latino) anche qui a fornello spento nel momento giusto;
  • non abusare del condizionatore evitando di scendere, tra l’altro, al di sotto dei 19° sia per motivi energetici sia per motivi di salute (raffreddori, bronchiti e torcicollo sono sempre in agguato) e mantenendo una differenza con l’esterno di non più di 6 o 7 gradi;
  • quando si usa il condizionatore, infine, prediligere la modalità deumidificatore che consente di percepire meno l’afa e quindi di restare in linea con il suggerimento di cui al punto precedente;
  • controllare gli infissi per evitare dispersioni di calore (argomento diventato un vero e proprio must nell’era del 110%);
  • curare la manutenzione della caldaia (oltretutto obbligatoria per legge).

Senza dimenticare la galassia degli impianti fotovoltaici casalinghi, per la produzione di calore ed energia, a questo punto, come avrebbe detto Michele Lubrano, la domanda sorge spontanea:
Servirà tutto ciò a evitare che i nostri portafogli e conti correnti siano messi a dura prova in questo autunno chissà se caldo?

Come diceva Alessandro Manzoni, Ai posteri (e alle bollette ndr) l’ardua sentenza!

I commenti sono chiusi.