Santa Lucia: una notte sospesa fra astronomia, storia, tradizioni e turismo.
Santa Lucia è la notte più lunga che ci sia ma sarà vero? È, in realtà, un antico detto non corrispondente alla realtà, visto che, dal punto di vista astronomico, le notti più lunghe e i giorni più corti sono quelli a cavallo del 21 dicembre, solstizio d’inverno nell’emisfero boreale. Ma allora perché è nato questo adagio?
Ecco due spiegazioni.
- La prima afferma come Santa Lucia fosse celebrata nel giorno del solstizio ma fu poi anticipata per allontanarla dalle festività natalizie.
- La seconda interpretazione, più scientifica, sostiene come il 21 dicembre (o 22 a seconda degli anni) sia il giorno nel quale il Sole vada a toccare la minima altezza sull’eclittica, la linea lungo la quale si muove (apparentemente) in cielo durante l’anno, mentre e il tramonto più anticipato sembrerebbe avvenire proprio in corrispondenza del 12/13 dicembre (mentre l’orario dell’alba continuerebbe a ritardare…).
Dati astronomici e storici a parte, quel che è certo è la devozione che hanno verso la santa i bambini…
Ma chi era costei? Santa Lucia era una ragazza siracusana di nobile e ricca famiglia, vissuta nel periodo delle persecuzioni di Diocleziano (IV d.C.). Promessa in sposa a un pagano, rifiutò per mantenere fede a un voto, visto che aveva fatto voto di rimanere vergine e di distribuire tutti i suoi beni ai poveri per poter salvare la madre. Il fidanzato respinto denunciò la sua fede cristiana, così venne uccisa dopo essere stata sottoposta ad atroci tormenti.
Lucia (il cui nome deriva dal latino “lux” – “luce”) è festeggiata appunto come portatrice della luce che annuncia la fine delle tenebre invernali e, in alcune zone d’Italia (per esempio nella Bergamasca), è molto attesa dai bambini; secondo alcune leggende popolari, in particolare, Santa Lucia arriverebbe dal cielo, su un carretto pieno di doni, trainato da un asinello e così i bimbi, in attesa della notte magica, mettono sulle porte di case fieno e latte per l’asinello e biscotti per la santa. Ma c’è un paese dove la notte di Santa Lucia è davvero particolare e molto sentita… Nelle famiglie svedesi, infatti, nel giorno dedicato a Santa Lucia, è tradizione che la figlia maggiore si vesta con una tunica bianca, una cintura rossa e porti in testa una corona con delle candele accese; così trasfigurata impersona la santa siciliana e porta un vassoio con dolci che distribuisce a tutta la famiglia. E sempre una giovane Santa Lucia guida una processione, davvero suggestiva, che attraversa la città di Stoccolma, fino allo Skansen, il caratteristico museo all’aperto, mentre il Duomo della capitale e altre chiese, in quella data, ospitano concerti dedicati alla Santa dalla mattina alla sera. E gli svedesi appendono al loro abete, in quell’occasione, una gran quantità di oggetti di paglia. E per tutti, adulti e piccini, è festa grande…
Ma se l’idea di festeggiare Santa Lucia al freddo della Svezia non solletica la vostra fantasia, potreste fare, portafoglio e carta di credito permettendo, una capatina in una destinazione più solare, sempre più trendy anche se al di fuori degli itinerari turistici di massa: l’isola di Santa Lucia, nell’arcipelago dei Caraibi. Andando a zonzo, sullo sfondo del Mare del Rhum, spazio a natura rigogliosa, foresta pluviale, al porto naturale davanti alla capitale Castries (location di tante battaglie fra inglesi francesi ai tempi della Filibusta), la bellissima Cattedrale dell’Immacolata Concezione, le coste con annesse meravigliose spiagge e i due coni vulcanici di Gros e Petit Piton.