Scuola, Voip e Dad

Riaprono le scuole e le mense: è il titolo che compare nella prima pagina dell’edizione di settembre de Il Giornale di Albignasego.
Auspicando che possa essere un anno scolastico sereno e in presenza, non si possono dimenticare i lunghi periodi di didattica a distanza, al secolo Dad, che si sono succeduti a partire da febbraio 2020.

Questa esperienza, in un certo senso virtuale, ma che secondo molti esperti ha consentito a generazioni di italiani di compiere un importante passo in avanti a livello informatico, può rappresentare un interessante punto di partenza per un indagine sul motore primo delle varie piattaforme on line, che hanno permesso a tanti alunni di rimanere in contatto con i propri docenti.

Stiamo parlando di Skype, la cui storia prende il via nel 2002, sulla sponda estone del Mar Baltico, dove infatti muove i primi passi questo software proprietario freeware di messaggistica istantanea e VoIP che ha aperto nuovi orizzonti alla telefonia; la soluzione tecnica, messa a punto da Jaan Tallinn, Ahti Heinla e Priit Kasesalu, viene ulteriormente sviluppata, nel 2003, dal duo svedese Janus Friis e Niklas Zennstrom (al loro attivo già Kazaa, programma di download Peer To Peer di grande successo) che intuirono la possibilità di sfruttare il sopra citato VoIP (Voice Over Internet Protocol, ovvero Protocollo per trasmettere la Voce attraverso il Web) insieme ai tre programmatori sopra citati; e, grazie alle tecnologie di digitalizzazione della voce, già esistenti allora sul mercato, di fatto dischiusero la possibilità di utilizzare Internet per effettuare chiamate telefoniche; in soldoni si potevano eliminare i gestori telefonici e far viaggiare direttamente le comunicazioni vocali da computer a computer, per poter effettuare chiamate gratuite, o meglio comprese nel costo della propria connessione a Internet, in ogni angolo del globo.

Nel 2003, quindi, si registrava la fondazione di Skype (abbreviazione di Sky Peer to Peer, termine anglosassone che indica utenti facenti parte della stessa rete, senza distinzione fra proprietario e cliente) che, solo nel primo mese di vita, contava già un milione di utenti, diventati 6 milioni dopo sei mesi, per avviarsi negli anni verso un inesorabile successo planetario.

Un successo anche economico, però, visto nel 2005 Skype veniva ceduto ad eBay, il colosso dello shopping on line, per la modica cifra di 2,5 miliardi di dollari. Nel 2009, però, eBay stessa annunciava la cessione del 65% della piattaforma a un gruppo di investitori privati con a capo Marc Andreedden, l’inventore di Netscape, il primo storico browser di successo utilizzato per navigare su Intenet, per quasi 2 miliardi di dollari, visto che i ricavi realizzati non erano stati quelli sperati.

Ultima, per il momento, tappa nel maggio 2011 con il passaggio a un altro colosso di nome Microsoft per 8,5 miliardi di dollari.

http://www.limedizioni.com/portfolio/il-giornale-di-albignasego-settembre-2021/

 

 

I commenti sono chiusi.