Solstizio Estate 2022 e inizia ufficialmente la stagione calda; quest’anno la data fatidica cade il alle 21 giugno alle 9,14 TU (ovvero Tempo Universale, Tempo del Meridiano di Greenwich, che diventano le 10,14 TMEC (Meridiano dell’Europa Centrale dove si trova anche l’Italia) per diventare, calcolando l’ora estiva, le 11,14…
L’estate astronomica, in realtà, prende ufficialmente il via, come meglio vedremo oltre, a seconda degli anni, il 20 o il 21 giugno (nell’emisfero australe, invece, il 21 o 22 dicembre) e termina nel giorno dell’equinozio d’autunno 22 o 23 settembre (nell’emisfero australe 20 o 21 marzo ndr).
Il Solstizio è definito in astronomia come il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima o minima (massimo di declinazione positiva nel mese di giugno, in occasione del solstizio di estate boreale), mentre, con una salto di sei mesi circa, il massimo valore di declinazione negativa in dicembre, in occasione del solstizio di inverno boreale, corrispondente all’estate nell’emisfero australe, dove tutto è “rovesciato” rispetto a noi.
Il fenomeno, causa precessione degli equinozi, come noto, ritarda di circa sei ore ogni anno (5 ore, 48 minuti e 46 secondi per la precisione), salvo subire un nuovo riposizionamento indietro ogni quattro anni, in conseguenza degli anni bisestili, introdotti proprio per evitare un progressivo disallineamento delle stagioni con il calendario.
Detto che nel 2022, come già accennato sopra, il solstizio estivo cadrà in data 21 giugno, precisiamo che si tratta del periodo dell’anno in cui il sole, raggiunto il suo punto più alto sull’orizzonte, poi inizia a scendere, fino al 22 settembre o 23 settembre, giorno dell’equinozio d’autunno, quando la durata del giorno è uguale a quella della notte (nel 2022 il 23 settembre ndr).
In media, durante l’estate astronomica, si raggiungono le temperature più alte nella seconda metà di luglio, ma a tale riguardo non bisogna confonderla con l’estate meteorologica che comprende invece, per convenzione, i mesi di giugno, luglio e agosto nell’emisfero boreale, quelli di dicembre, gennaio e febbraio in quello australe.
L’estate meteorologica è la stagione in cui le temperature sono più elevate e l’aria è più calda, mentre nell’estate astronomica la durata del dì progressivamente incomincia a diminuire e, conseguentemente, ad allungarsi quella della notte.
Il 21 giugno la nostra stella si troverà allo zenith, ovvero nel punto più in verticale possibile, rispetto al Tropico del Cancro e la radiazione solare raggiungerà, in quel giorno, la sua massima intensità: si tratterà della giornata in cui la luce del sole durerà più a lungo nell’intero anno, mentre nelle zone comprese tra il Circolo Polare Artico e il Polo Nord la nostra Stella non tramonterà affatto e sarà quindi possibile vedere lo spettacolo del sole di mezzanotte insieme a quello delle notti bianche.
Detto che il termine estate è derivato dal latino aestas, derivato da aestus, calore, nel significato di calore bruciante, il termine Solstizio, invece significa Sole stazionario e indica che in questo momento astronomico l’astro non si alza né si abbassa rispetto all’equatore celeste.
Nell’esatto mezzogiorno astronomico (quello locale e non quello convenzionale segnato dai nostri orologi che segnano, tra l’altro, l’ora estiva detta anche ora legale ndr), le ombre degli edifici e dei pali scompaiono del tutto; sempre in quest’occasione, al tropico del Cancro è possibile osservare l’immagine del disco solare nel fondo dei pozzi, riflesso dall’acqua anche a decine di metri di profondità; identico fenomeno si ripete il 21 dicembre (solstizio d’inverno boreale, d’estate australe) al tropico del Capricorno.
Un riferimento astronomico molto importante, come abbiamo visto è l’equatore celeste: trattasi della proiezione (immaginaria) sulla volta celeste dell’equatore terrestre, ovvero un semicerchio che mostra il percorso del sole. Durante gli equinozi (autunno e primavera) si ha parità fra giorno e notte: dodici ore di luce e altrettante di buio. In tutti gli altri giorni dell’anno, invece, il percorso giornaliero del Sole è parallelo all’equatore celeste: in primavera ed estate si ha un percorso maggiore dell’equatore celeste, quindi il giorno prevale sulla notte, in autunno e inverno accade esattamente il contrario.