L’estate calda, in tutti i sensi, del turismo nostrano, è in pieno svolgimento, fra euforia da ripresa e ansie pandemiche.
Mentre il Bel Paese sembra preso d’assalto da turisti autoctoni e stranieri, vediamo insieme qualche numero: secondo le previsioni, dal 21 giugno al 23 settembre 2022, andranno (o sono già andati) complessivamente in vacanza, almeno una volta, 28 milioni di italiani per un totale di 62,8 milioni di partenze (inclusi coloro che si recheranno all’estero).
In soldoni, in tutti i sensi, è prevista una spesa complessiva pari a 47 miliardi di euro (tra trasporto, soggiorno, ristorazione, intrattenimento, shopping, ecc.). Ça va sans dire che il turismo è uno dei settori trainanti dell’Italia, in grado di generare circa il 5% del PIL e incidere indirettamente sul 13% dello stesso, senza dimenticare che è capace di impiegare tra il 6% e il 15% della forza lavoro totale.
Ma qual è (o meglio quali sono) la forza (e) trainante (i) del turismo tricolore?
- Il patrimonio artistico, capace di far spostare milioni di turisti, ansiosi di ammirare da vicino le opere d’arte e i monumenti che hanno visto in anteprima su libri e guide.
- La cucina (o meglio la enogastronomia) tanto apprezzata quanto varia da regione a regione o ancor meglio da provincia a provincia (e qui ci fermiamo per non incorrere in rischi campanilistici…).
- Musei pubblici o privati (3.337 secondo una stima per difetto…), sottolineando come i comuni italiani che ospitano almeno una struttura a carattere museale siano quasi 2.400.
- Aree archeologiche (295 e riguardo al calcolo vedi sopra…).
- Monumenti o complessi monumentali (633 circa).
- Luoghi di culto.
- Borghi medievali.
- Palazzi e residenze di interesse storico.
- Località marine disseminate lungo 8300 chilometri di coste (isole comprese…).
- Luoghi montani adagiati e ripartiti fra Alpi e Appennini (con relativa rete di rifugi).
- Laghi prealpini e vulcanici a go go…
Detto che secondo gli esperti si sta tornando ai numeri dell’ultima estate virus free (anno Domini 2019), le prenotazioni nel mese di giugno sarebbe aumentate del 324% rispetto a giugno 2021, mentre quelle di luglio farebbero registrare un trend positivo pari al 222%.
Anche sul versante dell’aria il balzo verso l’alto è lanciato e le compagnie aeree, infatti, confermano come il traffico aereo europeo da metà marzo a inizio maggio sia aumentato costantemente compreso quelli per tutta l’Europa e dagli Usa al Vecchio Continente. Quest’ultimo dato, ovvero la presenza di turisti a stelle e strisce, fa da contraltare e da contrappeso all’assenza di Russi e Cinesi (i primi per i noti motivi bellici e i secondi per l’onda lunga pandemica).