Acireale – Tra mitologia e barocco
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STORIA E LEGGENDA Acireale, situata tra l'Etna e il mare, è arricchita dalle varie presenze che nei secoli hanno lasciato traccia di sé. E' fiera del suo barocco originale in quanto, seppure danneggiata dal terremoto del 1693, non ne venne distrutta conservando intatto, con le dovute ristrutturazioni e con gli abbellimenti del tardo barocco, l'antico splendore dei palazzi e delle chiese costruiti prevalentemente in pietra lavica e in pietra bianca di Siracusa. Se la storia di Acireale affonda le radici in tempi assai remoti, non si può dire diversamente della leggenda di Aci e Galatea che fa da romantica cornice alla Città. La leggenda, narrata anche da Ovidio ne "Le Metamorfosi", racconta, secondo la versione più tradizionale, dell¹amore tra la nereide Galatea e il pastorello Aci. Se l'idillio era forte, altrettanto dicasi della gelosia del gigante Polifemo che, per tal motivo, scagliò contro Aci dei grossi macigni, determinandone la morte. Distrutta dal dolore Galatea implorò Giove affinchè le restituisse l'amato. Mosso a pietà il Re dell¹Olimpo trasformò il pastorello in un fiume, consentendo così alla triste Galatea di ricongiungersi al giovane amato.

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