Monte Argentario
Overview
Accentuato promontorio montuoso della costa grossetana, con caratteristiche geofisiche pressoché uniche, l’Argentario è un luogo pieno di fascino e motivi d’interesse. Meta privilegiata per chi ama il turismo balneare, offre al contempo la possibilità di ammirare splendide risorse naturali e uno straordinario patrimonio storico: una destinazione d’eccellenza per una vacanza in ogni periodo dell’anno. Dal punto di vista morfologico ci troviamo di fronte, in realtà, a un’isola, unita alla terraferma da due lunghe strisce di sabbia e da una diga centrale fatta costruire nel 1842 dal Granduca di Toscana Leopoldo II. Fu il trasporto di detriti da parte dei fiumi e il lento lavoro delle correnti marine in epoche remote ad “ancorare” alla costa tirrenica l’originaria isola dell’Argentario mediante la creazione dei “tomboli”, cordoni sabbiosi che uniscono le isole alla costa. Un’isola ormeggiata alla terraferma, dunque, trattenuta a sé dal continente mediante catene di sabbia. Un modo di dire che contiene una contraddizione (l’isola è per definizione interamente circondata dal mare) ma che rende bene l’idea della realtà geografica del Monte Argentario. Oltre la piatta distesa delle lagune, il promontorio si erge interamente montuoso e raggiunge la sua massima elevazione ai 635 metri della Punta Telegrafo. Le sue pendici sono ricoperte da una fitta vegetazione - boschiva verso terra, a macchia mediterranea verso il mare - che si alterna agli uliveti e ai vigneti di Ansonico, distribuiti sulle “poste”, i terrazzamenti faticosamente ricavati nei fianchi del monte.

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